GIORNATA MONDIALE PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Su iniziativa dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.). nel 2023 nasce la Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, celebrata il 28 aprile. La scelta di questa data, riferita a quella della promulgazione della Convenzione sulla sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori, adottata dalla stessa Organizzazione, sottolinea l’impegno internazionale a garantire ambienti di lavoro più sicuri e a proteggere la salute dei lavoratori.
La celebrazione è servita a ricordare l’importanza della sicurezza dei luoghi di lavoro come diritto fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso il coinvolgimento delle autorità pubbliche, dei datori di lavoro e delle stesse lavoratrici/lavoratori al fine di favorire il dialogo fra parti sociali e enti pubblici nazionali e regionali preposti a far rispettare le norme che disciplinano la materia.
Numerose sono state le iniziative sul territorio nazionale della nostra Repubblica. Regioni, Comuni, Province, Aziende Sanitarie Locali, Organizzazioni Sindacali e Professionali di categoria non hanno fatto mancare il grido di allarme che caratterizza il fenomeno delle cosiddette “morti bianche” senza sottacere le numerose malattie professionali.
La Commissione di Albo Nazionale dei Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro ha promosso numerose iniziative pubbliche in tutt’Italia che hanno rappresentato all’opinione pubblica lo stato dei dati inquietanti degli infortuni e delle malattie professionali che caratterizza il panorama delle attività lavorative della nostra nazione.
Il quadro preoccupante della tragica realtà di lavoratrici e di lavoratori deceduti sul lavoro è stato riassunto nelle apposite locandine predisposte e divulgate dalla Presidenza Nazionale della Commissione d’Albo.
Anche in Basilicata vi è stata un’iniziativa tesa a rappresentare agli organi di governo regionali e locali, agli imprenditori, alle lavoratrici e ai lavoratori, alle società che svolgono il rilevante ruolo della formazione, l’importanza di elevare il livello di sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’intento è stato quello di promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro e sensibilizzare tutta la comunità sui rischi ai quali si espongono le maestranze durante l’attività lavorativa e sulle misure di prevenzione e protezione utili per ridurre infortuni e malattie professionali.
La predetta cultura della sicurezza è compresa negli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 che è basato sul principio di investire su interventi di prevenzione, fondati su evidenze scientifiche.
La Commissione d’Albo dei Tecnici della Prevenzione di Potenza-Matera ritiene che le scelte previste dal Piano della Prevenzione rappresentano una scelta strategica che può garantire, nel medio e lungo periodo, la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale pubblico.
La giornata celebrativa è stata un’opportunità per rafforzare le politiche della prevenzione e per riflettere, ancora una volta, attraverso il confronto democratico, sull’importanza della salute e della sicurezza sul lavoro, ricordando a tutti che nei primi mesi del 2025 in Italia abbiamo avuto 97 morti sul lavoro che evidenziano la mancanza di cultura della prevenzione che dovrebbe fare ingresso come materia di studio nel sistema scolastico italiano.
Il Presidente, Dott. Antonio Fedele, e la Vice Presidente, Dott.ssa Simona Stigliani, della Commissione Regionale, hanno incontrato, nella sede del CONFSAL di Potenza, qualificati operatori che si preoccupano quotidianamente di elevare i livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Dott. Fedele e la Dott.ssa Stigliani hanno apprezzato i contenuti del documento predisposto dalla CONFSAL-OSL dal titolo “Il decalogo della Sicurezza per la prevenzione partecipata” poiché ritengono che la sicurezza sul lavoro è un dovere di tutti: datori di lavoro, lavoratrici/lavoratori, stato e regioni.
Alla riunione presso la sede della CONFSAL hanno partecipato il Dott. Antonio Claps, Presidente dell’Ente paritetico di formazione EFMEA, il Dott. Gerardo De Grazia, Dott. Scavone Rocco e il Dott. Nico Larocca in qualità di formatore esperto nell’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.).
Il Dott. Fedele e la Dott.ssa Stigliani si sono impegnati ad inoltrare un’apposita richiesta agli Organi di Governo della Regione Basilicata per chiedere un apposito incontro al fine di stabilire percorsi condivi tesi al rafforzamento del ruolo dell’Osservatorio regionale di Basilicata sugli infortuni e le malattie professionali.
I rappresenti della Commissione di Albo hanno sottolineato che l’investimento nella prevenzione deve rappresentare una risorsa e non una spesa improduttiva sia nel settore pubblico che in quello privato.
Inoltre, hanno ribadito con determinazione che investire in prevenzione, sulle giuste competenze, serve a dare alle aziende la possibilità economica e culturale di intervenire prima che l’incidente accada.
I Tecnici della Prevenzione, con funzioni ispettive, sono nel nostro paese circa 2.100 a fronte di oltre 3 milioni di imprese con dipendenti per un totale di 25 milioni di addetti.
Perciò, occorre potenziare gli organici degli enti pubblici ispettivi, soprattutto Aziende Sanitarie Locali e Ispettorati del Lavoro.
La repressione non può essere la soluzione del problema degli infortuni sul lavoro e delle insorgenze di malattie professionale.
Solo una cultura diffusa e partecipata della prevenzione, che coinvolga tutti i soggetti pubblici e privati, può contribuire a formare una coscienza civile dei cittadini sull’argomento.
Clicca qua per leggere il comunicato ufficiale della CdA dei tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro di Potenza e Matera.